Fibromialgia
Sommario
Si chiama fibromialgia ed e' una malattia poco conosciuta. Forse l'origine e', ancora una volta, psicosomatica
Descrizione
Di questa malattia esiste tuttora una scarsa conoscenza, nonostante la sua considerevole diffusione. Recenti studi hanno appurato che ne soffre una donna in eta' fertile su quattro, mentre e' meno diffusa negli uomini.
Caratterizzata da dolori muscolari estesi e da affaticamento cronico, la fibromialgia colpisce prevalentemente donne in eta' lavorativa, specie se sottoposte a forti stress oppure se impegnate per lunghi periodi davanti al computer in posizione rigida.
Non si tratta di una malattia ben definibile e identificabile attraverso chiari elementi.
L'estrema diversita' dei sintomi che comporta la fa intrecciare con molte altre malattie. Le uniche caratteristiche accomunano tutti i casi in cui si manifesta la fibromialgia sono:
- una sofferenza muscolare che tende a peggiorare;
- l'ipossia (poca concentrazione di ossigeno nel tessuto muscolare).
Alle persone colpite da fibromialgia sono spesso attribuite altre malattie che presentano sintomi simili ma di cui in realta' esse non soffrono. Questo perch, la malattia e' ancora in parte sconosciuta e quindi le radiografie e i comuni esami di laboratorio, il piu' delle volte, non riescono a metterla in luce. La diagnosi di fibmmialgia puo' pertanto essere formulata soltanto clinicamente, cioe' sulla sola base di una visita medica di tipo specialistico.
Origine complesse
L'origine di questa malattia e' dibattuta: secondo alcuni, la fibromialgia non e' altro che una forma estesa di reumatismo psicogeno (cioe' originato dalla psiche); secondo altri, invece, non ha alcuna origine depressiva o ansiogena e a dimostrarlo sono gli scarsi risultati ottenuti con i trattamenti psicoterapeutici. La vera fibromialgia, cioe' quella primaria, va percio' considerata come una malattia che deriva da un insieme di cause sia nervose, sia neuroendocrine*, sia di postura scorretta, che si riflettono tutte sui muscoli.
La fibromialgia sembra essere favorita anche da una qualita' della vita inadeguata.
Tra i probabili fattori che la favorirebbero rientrano:
- le turbe del sonno, che potrebbero predisporre alla fibromialgia in concomitanza di altri fattori (come, per esempio, stress, sedentarieta'),
- l'attivita' lavorativa, che, obbligando a tenere posizioni scorrette e protratte nel tempo, contribuisce a nuocere a tutto l'apparato locomotore*.
E' UN TIPO DI REUMATISMO
Classificata nel gruppo dei reumatismi extra-articolari (cioe' di quelli che non colpiscono le articolazioni), la fibromialgia e' una malattia a carico dei muscoli, dei tendini e del tessuto adiposo (grasso) sottocutaneo che tende a estendersi a piu' zone del corpo con il trascorrere del tempo.
Vi sono sostanzialmente due tipi di fibromialgia:
- quella primaria, dove il malato risulta sano ai normali controlli da laboratorio. Questa malattia si caratterizza infatti per la completa normalita' sia dei comuni test di laboratorio in uso per la diagnosi delle malattie reumatiche sia delle indagini radiologiche come ad esempio la Tac, la Risonanza magnetica e l'ecografia;
- quella secondaria, in cui i sintomi compaiono nel corso di altre malattie che possono definirsi principali, benche' spesso nascoste. In questo caso, gli esami di laboratorio e/o radiologici forniranno un valido indirizzo per scoprire la presenza di eventuali alterazioni di vario tipo.
Come si manifesta
La fibromialgia, se si associa ad altre malattie, e' definita secondaria. Spesso si manifesta con:
MALATTIE DI TIPO REUMATICO: spondilite anchilosante (infezione localizzata della colonna vertebrale), artrosi grave e generalizzata; artrite reumatoid*;
INFEZIONI E INFIAMMAZIONI CRONICHE: tubercolosi, malattia di Lyme (infezione dovuta a un germe: colpisce prima la pelle e poi da' disturbi neurologici e cardiaci); aids;
DISTURBI ENDOCRINI: ipotiroidismo*; ipopituitarismo *, infezioni da brucelle o salmonelle;
ALTRI TIPI DI MALATTIE: osteoporosi; tumori; lassita'* legamentosa.
Ognuna di queste malattie necessita di cure molto specifiche, diversificate anche a seconda delle persone che ne sono affette e del loro atteggiamento.
Il dolore e' eccessivo rispetto alla gravita' della malattia in se'; questo fa pensare a disturbi del malato nell'ambito della percezione del dolore. Da un punto di vista fisico, chi soffre di fibromialgia presenta diversi sintomi:
- dolore muscolo-scheletrico diffuso, ovvero non localizzabile in zone precise del corpo;
- discreta rigidita' dei muscoli (minore distensibilita' e scarsa capacita' di rilassamento) e delle articolazioni piu' accentuata nel tronco;
- presenza di tender points*, e cioe' di punti dolenti, sia spontaneamente sia alla pressione.
I sintomi classici per considerare una persona un malato di fibromialgia e' stata approvata di recente e comprende:
- dolore diffuso da almeno tre mesi;
- dolore alla palpazione in almeno 11 dei 16 punti dolenti.
Piu' rara e' invece la presenza di affezioni localizzate come i cosiddetti trigger points, o punti grilletto, che dolgono solo alla pressione.
Si tratta di bande o noduli muscolari piu' duri, che hanno una maggiore consistenza quando sono palpati.
I punti dolenti
Nella fibromialgia sono coinvolti i 'tender points', punti che, se premuti, generano dolore.
Ecco quali sono.
I SINTOMI PRIMARI
Le manifestazioni della fibromialgia primaria possono essere suddivise in tre gruppi: il primo racchiude i sintomi tipici della malattia; il secondo comprende quelli piu' caratteristici e il terzo i sintomi che sono presenti solo a volte.
Principali:
- dolori diffusi da almeno tre mesi,
- punti dolenti.
Caratteristici:
- sonno leggero, non ristoratore,
- astenia* generalizzata,
- rigidita' mattutina.
Frequenti:
- cefalea (mal di testa),
- dismenorrea (mestruazioni dolorose),
- disturbi intestinali,
- ansia e depressione,
- difficolta' a muoversi,
- variabilita' dei sintomi in rapporto a fattori climatici o ambientali.
Altri disturbi
Alle manifestazioni tipiche di dolore, si possono associare anche sintomi meno ovvi, come l'astenia* (e la sensazione di stanchezza al mattino, anche dopo lunghe ore di sonno), artralgie*, mal di testa e una riduzione dell'attivita' fisica abituale anche del 50 per cento.
I sintomi sono accentuati da alcune attivita' che mettono in moto la muscolatura: tra queste, nonostante cio' che si e' abituati a pensare, ci sono anche attivita' sedentarie, come l'utilizzo del computer.
Terapia
Un decorso variabile
La fibromialgia e' una malattia cronica, per la quale non si puo' parlare di guarigione completa.
Non ha tempi definiti e prevedibili: la 'lunghezza' delle sue manifestazioni e' assai variabile e puo' alternare periodi in cui si manifestano i dolori e periodi in cui si sta bene.
Due sono i fattori che incidono sul decorso della i malattia:
- il grado di coinvolgimento emotivo e psicologico del malato,
- il rapporto che si instaura con lo specialista.
Piu' specialisti
La sindrome fibromiatgica va diagnosticata e trattata da medici specialisti diversi, ovvero:
- il reumatologo,
- l'ortopedico,
- il fisiatra.
Questi specialisti devono stabilire prima di tutto se lo stress oppure la tensione emotiva che il malato presenta sono la causa della fibromialgia o se, al contrario, sono la normale conseguenza della malattia.
Tre approcci
Molto spesso, la fibromialgia deve essere attaccata su piu' fronti: la cura non e' unica, ma va suddivisa in piu' trattamenti che soltanto se eseguiti insieme con costanza, danno i risultati sperati. Specialmente nel caso della fibromialgia primaria, la cura si basa su tre cardini fondamentali: un approccio psicologico, uno fisico e uno farmacologica.
Inoltre, la fiducia del malato nei confronti del proprio medico riveste un aspetto fondamentale per il successo della cura.
Farmaci
Farmaci e sostegno
Il primo approccio di cura e' fondato su una completa e chiara spiegazione della natura e delle cause della malattia. Il medico deve essere in grado di far conoscere alla persona le origini del suo disturbo; deve poi ribadire l'importanza di rispettare non solo la cura farmacologica ma anche gli esercizi fisici e le regole di comportamento piu' opportune. Inoltre, e' importante il supporto psicologico del medico stesso, che deve spronare e tranquillizzare il malato.
Due sono i farmaci usati: gli antidepressivi triciclici a basse dosi (10-30 g di amitriptilina al giorno, oppure dotiepina o ciclobenzaprina); gli antidolorifici, specialmente gli antinfiammatori non steroidi (Fans), come l'acido acetilsalicilico (Aspirina) o il nimesulide.
Questi sono alcuni farmaci che possono essere utilizzati per allei farmaci viare il dolore.
Antidepressivi: Triptyzol 25 cpr. 25 mg, fascia A; Adepril 30 conf. 10 mg, fascia A.
Fans: Voltaren 30 cpr. 50 mg. fascia A; Naprosin 20 cpr. 750 mg, fascia A.
Analgesici: Tachipirina 20 cpr, 500 mg, fascia C.
I farmaci citati sono una libera scelta redazionale.
Consigli
Abitudini corrette
Di norma, l'approccio dei malati di fibromialgia ai farmaci e' piuttosto problematico, spedalmente in chi ha alla base un forte conflitto nevrotico, cioe', secondo i dati, circa il 25 percento delle persone interessate. E' fondamentale, invece, la partecipazione del malato, per cui e' di solito necessario che il medico lo istruisca e insieme rassicuri. Escluse le forme secondarie, da curare in modo specifico tenendo conto della singola malattia, la cura tende al rilassamento dell'apparato muscolare, attraverso bagni in acqua calda prima di dormire, l'assunzione di antinfiammatori e antidepressivi leggeri a piccole dosi. E' anche importante eseguire esercizi muscolari in scarico, vale a dire sul tappeto, in piscina o con la cyclette. L'esercizio aerobico, cioe' la ginnastica aerobica, da' benefici duraturi anche se non immediati: il programma ideale puo' essere una sessione di 20 minuti di marcia sul posti in acqua alta fino al torace, per tre giorni alla settimana.
CONSIGLIATO:
analisi del sangue, esami strumentali, ginnastica, psicoterapia, farmaci
SCONSIGLIATO: posizioni scorrette e stress
PER ALLEVIARE TENSIONE E RIGIDITA'
Ecco 8 esempi di esercizi utili e semplici da effettuare ideali per sciogliere i muscoli. Ognuno di essi deve essere ripetutto per 10 volte.
8 esercizi a casa
Es. 1: sdraiati, ginocchia flesse, mani dietro il capo, portare il mento verso il torace.
Es. 2: sdraiati sul dorso, ginocchia flesse e un poco divaricate, le mani dietro il capo, ruotare la testa, flettendo il collo in avanti.
Es. 3: in piedi, inclinare a destra e sinistra la testa. Aiutarsi premendo dolcemente la mano sulla testa.
ES. 4: seduti, piedi, ginocchia e braccia come nell'illustrazione; piegarsi in avanti e tornare indietro.
ES. 5: seduti con ginocchia flesse e mani che le afferrano, dondolarsi avanti e indietro.
ES. 6: sdraiati, ruotare i piedi prima verso l'esterno e poi verso l'interno.
ES. 7: sdraiati, ginocchia flesse, portarle verso l'esterno e l'interno.
ES. 8: sdraiati sul dorso, poirtare gradualmente verso l'esterno e verso l'alto prima una gamba poi l'altra.
Indirizzi
Per documentarsi sulla Fibromialgia consultare anche questi siti:
http://www.fibromialgiaterapia.it/
http://www.fibromyalgia.it
http://www.sindromefibromialgica.it
Si chiama fibromialgia ed e' una malattia poco conosciuta. Forse l'origine e', ancora una volta, psicosomatica
Descrizione
Di questa malattia esiste tuttora una scarsa conoscenza, nonostante la sua considerevole diffusione. Recenti studi hanno appurato che ne soffre una donna in eta' fertile su quattro, mentre e' meno diffusa negli uomini.
Caratterizzata da dolori muscolari estesi e da affaticamento cronico, la fibromialgia colpisce prevalentemente donne in eta' lavorativa, specie se sottoposte a forti stress oppure se impegnate per lunghi periodi davanti al computer in posizione rigida.
Non si tratta di una malattia ben definibile e identificabile attraverso chiari elementi.
L'estrema diversita' dei sintomi che comporta la fa intrecciare con molte altre malattie. Le uniche caratteristiche accomunano tutti i casi in cui si manifesta la fibromialgia sono:
- una sofferenza muscolare che tende a peggiorare;
- l'ipossia (poca concentrazione di ossigeno nel tessuto muscolare).
Alle persone colpite da fibromialgia sono spesso attribuite altre malattie che presentano sintomi simili ma di cui in realta' esse non soffrono. Questo perch, la malattia e' ancora in parte sconosciuta e quindi le radiografie e i comuni esami di laboratorio, il piu' delle volte, non riescono a metterla in luce. La diagnosi di fibmmialgia puo' pertanto essere formulata soltanto clinicamente, cioe' sulla sola base di una visita medica di tipo specialistico.
Origine complesse
L'origine di questa malattia e' dibattuta: secondo alcuni, la fibromialgia non e' altro che una forma estesa di reumatismo psicogeno (cioe' originato dalla psiche); secondo altri, invece, non ha alcuna origine depressiva o ansiogena e a dimostrarlo sono gli scarsi risultati ottenuti con i trattamenti psicoterapeutici. La vera fibromialgia, cioe' quella primaria, va percio' considerata come una malattia che deriva da un insieme di cause sia nervose, sia neuroendocrine*, sia di postura scorretta, che si riflettono tutte sui muscoli.
La fibromialgia sembra essere favorita anche da una qualita' della vita inadeguata.
Tra i probabili fattori che la favorirebbero rientrano:
- le turbe del sonno, che potrebbero predisporre alla fibromialgia in concomitanza di altri fattori (come, per esempio, stress, sedentarieta'),
- l'attivita' lavorativa, che, obbligando a tenere posizioni scorrette e protratte nel tempo, contribuisce a nuocere a tutto l'apparato locomotore*.
E' UN TIPO DI REUMATISMO
Classificata nel gruppo dei reumatismi extra-articolari (cioe' di quelli che non colpiscono le articolazioni), la fibromialgia e' una malattia a carico dei muscoli, dei tendini e del tessuto adiposo (grasso) sottocutaneo che tende a estendersi a piu' zone del corpo con il trascorrere del tempo.
Vi sono sostanzialmente due tipi di fibromialgia:
- quella primaria, dove il malato risulta sano ai normali controlli da laboratorio. Questa malattia si caratterizza infatti per la completa normalita' sia dei comuni test di laboratorio in uso per la diagnosi delle malattie reumatiche sia delle indagini radiologiche come ad esempio la Tac, la Risonanza magnetica e l'ecografia;
- quella secondaria, in cui i sintomi compaiono nel corso di altre malattie che possono definirsi principali, benche' spesso nascoste. In questo caso, gli esami di laboratorio e/o radiologici forniranno un valido indirizzo per scoprire la presenza di eventuali alterazioni di vario tipo.
Come si manifesta
La fibromialgia, se si associa ad altre malattie, e' definita secondaria. Spesso si manifesta con:
MALATTIE DI TIPO REUMATICO: spondilite anchilosante (infezione localizzata della colonna vertebrale), artrosi grave e generalizzata; artrite reumatoid*;
INFEZIONI E INFIAMMAZIONI CRONICHE: tubercolosi, malattia di Lyme (infezione dovuta a un germe: colpisce prima la pelle e poi da' disturbi neurologici e cardiaci); aids;
DISTURBI ENDOCRINI: ipotiroidismo*; ipopituitarismo *, infezioni da brucelle o salmonelle;
ALTRI TIPI DI MALATTIE: osteoporosi; tumori; lassita'* legamentosa.
Ognuna di queste malattie necessita di cure molto specifiche, diversificate anche a seconda delle persone che ne sono affette e del loro atteggiamento.
Il dolore e' eccessivo rispetto alla gravita' della malattia in se'; questo fa pensare a disturbi del malato nell'ambito della percezione del dolore. Da un punto di vista fisico, chi soffre di fibromialgia presenta diversi sintomi:
- dolore muscolo-scheletrico diffuso, ovvero non localizzabile in zone precise del corpo;
- discreta rigidita' dei muscoli (minore distensibilita' e scarsa capacita' di rilassamento) e delle articolazioni piu' accentuata nel tronco;
- presenza di tender points*, e cioe' di punti dolenti, sia spontaneamente sia alla pressione.
I sintomi classici per considerare una persona un malato di fibromialgia e' stata approvata di recente e comprende:
- dolore diffuso da almeno tre mesi;
- dolore alla palpazione in almeno 11 dei 16 punti dolenti.
Piu' rara e' invece la presenza di affezioni localizzate come i cosiddetti trigger points, o punti grilletto, che dolgono solo alla pressione.
Si tratta di bande o noduli muscolari piu' duri, che hanno una maggiore consistenza quando sono palpati.
I punti dolenti
Nella fibromialgia sono coinvolti i 'tender points', punti che, se premuti, generano dolore.
Ecco quali sono.
I SINTOMI PRIMARI
Le manifestazioni della fibromialgia primaria possono essere suddivise in tre gruppi: il primo racchiude i sintomi tipici della malattia; il secondo comprende quelli piu' caratteristici e il terzo i sintomi che sono presenti solo a volte.
Principali:
- dolori diffusi da almeno tre mesi,
- punti dolenti.
Caratteristici:
- sonno leggero, non ristoratore,
- astenia* generalizzata,
- rigidita' mattutina.
Frequenti:
- cefalea (mal di testa),
- dismenorrea (mestruazioni dolorose),
- disturbi intestinali,
- ansia e depressione,
- difficolta' a muoversi,
- variabilita' dei sintomi in rapporto a fattori climatici o ambientali.
Altri disturbi
Alle manifestazioni tipiche di dolore, si possono associare anche sintomi meno ovvi, come l'astenia* (e la sensazione di stanchezza al mattino, anche dopo lunghe ore di sonno), artralgie*, mal di testa e una riduzione dell'attivita' fisica abituale anche del 50 per cento.
I sintomi sono accentuati da alcune attivita' che mettono in moto la muscolatura: tra queste, nonostante cio' che si e' abituati a pensare, ci sono anche attivita' sedentarie, come l'utilizzo del computer.
Terapia
Un decorso variabile
La fibromialgia e' una malattia cronica, per la quale non si puo' parlare di guarigione completa.
Non ha tempi definiti e prevedibili: la 'lunghezza' delle sue manifestazioni e' assai variabile e puo' alternare periodi in cui si manifestano i dolori e periodi in cui si sta bene.
Due sono i fattori che incidono sul decorso della i malattia:
- il grado di coinvolgimento emotivo e psicologico del malato,
- il rapporto che si instaura con lo specialista.
Piu' specialisti
La sindrome fibromiatgica va diagnosticata e trattata da medici specialisti diversi, ovvero:
- il reumatologo,
- l'ortopedico,
- il fisiatra.
Questi specialisti devono stabilire prima di tutto se lo stress oppure la tensione emotiva che il malato presenta sono la causa della fibromialgia o se, al contrario, sono la normale conseguenza della malattia.
Tre approcci
Molto spesso, la fibromialgia deve essere attaccata su piu' fronti: la cura non e' unica, ma va suddivisa in piu' trattamenti che soltanto se eseguiti insieme con costanza, danno i risultati sperati. Specialmente nel caso della fibromialgia primaria, la cura si basa su tre cardini fondamentali: un approccio psicologico, uno fisico e uno farmacologica.
Inoltre, la fiducia del malato nei confronti del proprio medico riveste un aspetto fondamentale per il successo della cura.
Farmaci
Farmaci e sostegno
Il primo approccio di cura e' fondato su una completa e chiara spiegazione della natura e delle cause della malattia. Il medico deve essere in grado di far conoscere alla persona le origini del suo disturbo; deve poi ribadire l'importanza di rispettare non solo la cura farmacologica ma anche gli esercizi fisici e le regole di comportamento piu' opportune. Inoltre, e' importante il supporto psicologico del medico stesso, che deve spronare e tranquillizzare il malato.
Due sono i farmaci usati: gli antidepressivi triciclici a basse dosi (10-30 g di amitriptilina al giorno, oppure dotiepina o ciclobenzaprina); gli antidolorifici, specialmente gli antinfiammatori non steroidi (Fans), come l'acido acetilsalicilico (Aspirina) o il nimesulide.
Questi sono alcuni farmaci che possono essere utilizzati per allei farmaci viare il dolore.
Antidepressivi: Triptyzol 25 cpr. 25 mg, fascia A; Adepril 30 conf. 10 mg, fascia A.
Fans: Voltaren 30 cpr. 50 mg. fascia A; Naprosin 20 cpr. 750 mg, fascia A.
Analgesici: Tachipirina 20 cpr, 500 mg, fascia C.
I farmaci citati sono una libera scelta redazionale.
Consigli
Abitudini corrette
Di norma, l'approccio dei malati di fibromialgia ai farmaci e' piuttosto problematico, spedalmente in chi ha alla base un forte conflitto nevrotico, cioe', secondo i dati, circa il 25 percento delle persone interessate. E' fondamentale, invece, la partecipazione del malato, per cui e' di solito necessario che il medico lo istruisca e insieme rassicuri. Escluse le forme secondarie, da curare in modo specifico tenendo conto della singola malattia, la cura tende al rilassamento dell'apparato muscolare, attraverso bagni in acqua calda prima di dormire, l'assunzione di antinfiammatori e antidepressivi leggeri a piccole dosi. E' anche importante eseguire esercizi muscolari in scarico, vale a dire sul tappeto, in piscina o con la cyclette. L'esercizio aerobico, cioe' la ginnastica aerobica, da' benefici duraturi anche se non immediati: il programma ideale puo' essere una sessione di 20 minuti di marcia sul posti in acqua alta fino al torace, per tre giorni alla settimana.
CONSIGLIATO:
analisi del sangue, esami strumentali, ginnastica, psicoterapia, farmaci
SCONSIGLIATO: posizioni scorrette e stress
PER ALLEVIARE TENSIONE E RIGIDITA'
Ecco 8 esempi di esercizi utili e semplici da effettuare ideali per sciogliere i muscoli. Ognuno di essi deve essere ripetutto per 10 volte.
8 esercizi a casa
Es. 1: sdraiati, ginocchia flesse, mani dietro il capo, portare il mento verso il torace.
Es. 2: sdraiati sul dorso, ginocchia flesse e un poco divaricate, le mani dietro il capo, ruotare la testa, flettendo il collo in avanti.
Es. 3: in piedi, inclinare a destra e sinistra la testa. Aiutarsi premendo dolcemente la mano sulla testa.
ES. 4: seduti, piedi, ginocchia e braccia come nell'illustrazione; piegarsi in avanti e tornare indietro.
ES. 5: seduti con ginocchia flesse e mani che le afferrano, dondolarsi avanti e indietro.
ES. 6: sdraiati, ruotare i piedi prima verso l'esterno e poi verso l'interno.
ES. 7: sdraiati, ginocchia flesse, portarle verso l'esterno e l'interno.
ES. 8: sdraiati sul dorso, poirtare gradualmente verso l'esterno e verso l'alto prima una gamba poi l'altra.
Indirizzi
Per documentarsi sulla Fibromialgia consultare anche questi siti:
http://www.fibromialgiaterapia.it/
http://www.fibromyalgia.it
http://www.sindromefibromialgica.it